Corso Canalgrande, Corso Canalchiaro, via Canalino, via dei Tintori, la fonte dell’Abisso… nomi che richiamano la presenza dell’acqua, eppure non siamo a Venezia, ma in Emilia Romagna.

L’acqua scorre nel sottosuolo di Modena da sempre ed è così importante che persino lo stemma cittadino la omaggia.

È stata usata come mezzo di trasporto per i materiali di costruzione, per lo scambio di merci che ne hanno arricchito l’economia, come forza motrice per lavori pesanti ma fondamentali o per gli umili lavori delle donne modenesi.

In questo tour, cammineremo su antichi canali interrati, scoprendone l’origine, la funzione e le storie a loro legate, immaginando una città in cui era presente una casa delle acque e ricordando ritmi cittadini più lenti e forse dimenticati.

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